Ostana è una piccola ed incantevole località della valle Po, a stretto contatto con il Monviso (Re di Pietra) un comune che, da un po’ di anni, si è ripopolato di giovani, con uno scuolabus che ha ripreso a farsi rivedere per trasportare a Paesana quegli studenti che frequentano le scuole. Inoltre, da 14 anni, allestisce un premio letterario nazionale e, da 9, il “Rescountre Letterario Lingua d’Oc”. Quest’anno il tema del concorso era “La tua montagna, le tue emozioni” con una sezione dedicata alle “Sensazioni in movimento”.
Nella medesima ho avuto l’inaspettata sorpresa di vedermi classificato al secondo posto con il mio libro Essere Corsa.

Un concorso letterario per poeti d’alta quota che ha perso lungo il tragitto gran parte di quel carattere di “gioco”, come l’ha definito la sua ideatrice, Wilma Zanelli che ha così commentato . «Un traguardo importante», forse sottovalutando la reale portata che ha assunto il concorso a livello internazionale. Autori nuovi o vecchie conoscenze, provenienti non solo da Italia, Francia e Spagna, patrie della lingua d’Oc, ma un po’ da tutta Europa. «Il concorso è nato come una scommessa con l’amico Gianni Aimar, una scommessa sulla valle che all’epoca sembrava troppo spenta. Io avevo già esperienza nel mondo della scrittura, e così decidemmo di puntare su un
concorso letterario che raggiungesse e attirasse tutti gli appassionati di montagna.
Certo non ci aspettavamo una rispondenza così grande e fin da subito. Gli autori provenivano da tutta Italia, anzi, la zona meno reattiva era ed è ancora quella di Cuneo e del Piemonte. Ogni anno poi abbiamo invitato testimonial d’eccezione, sempre persone che conoscono e che amano la montagna. Cito ad esempio il saluzzese Marco Galliano, che ha tentato la discesa degli 8000 metri con la tavola. Quello che facciamo è collegare la poesia, che è una montagna di emozioni, con la montagna e con il territorio, sperando che chi viene ad Ostana, uno dei 150 borghi più belli d’Italia, poi ci ritorni».

Ringrazio Mattia Bianco per aver mi consentito di attingere ad un suo articolo apparso sulla Gazzetta di Saluzzo.